Non sterilizzando cosa succede
(fonte web)
A proposito di sterilizzazione…
Negli ultimi anni abbiamo assistito ad un aumento esponenziale dei cosiddetti animali d’affezione o Pets. Altissimo è il numero di famiglie che ospita un cane o un gatto o entrambi.
Mentre da un lato, quindi, assistiamo ad un aumento della sensibilità da parte dell’uomo nei confronti di questi animali e dei loro bisogni, di contro l’alto numero di esemplari alimenta il fenomeno del randagismo, fenomeno che in alcuni momenti dell’anno assume proporzioni veramente critiche.
Quali sono i principali strumenti in mano ai cittadini per non alimentare questo fenomeno? Sono prima di tutto l’inserzione del microchip nel collo del proprio animale e, successivamente, la sua sterilizzazione sia di un maschio che di una femmina.
Forse molti non sanno che gli animali vaganti sul territorio, i cosiddetti randagi, sono di proprietà del Sindaco del Comune in cui soggiornano, e non sanno anche che l’Amministrazione Pubblica, regionale e comunale, ha delle grandi responsabilità rispetto a questo fenomeno, qualora non metta in atto tutte le armi a disposizione per controllarlo.
Primo compito è la vigilanza ed il controllo del territorio, provvedendo alla cattura degli animali vaganti.
Secondo compito è l’organizzazione di un’assistenza sanitaria per questi cani, che, una volta catturati vengono avviati al Canile sanitario per verificarne lo stato d salute e, dopo, la cosiddetta quarantena, passano al canile rifugio.
Un’alternativa al canile, è quella di reimmettere il cane sul territorio dopo averlo sterilizzato, i cosiddetti cani di quartiere, ma questa procedura viene poco seguita perché molte persone non amano vedere cani vaganti anche se buoni e docili.
Quindi, in definitiva la responsabilità del randagismo ricade indirettamente su quella parte di persone che non sterilizzano i propri esemplari e, addirittura, permettono loro di moltiplicarsi sconsideratamente.
E’ a questo punto che intervengono le Associazioni animaliste, sostituendosi spesso all’Amministrazione Pubblica, organizzando vere e proprie campagne di sterilizzazione.
La sterilizzazione, ormai, è un intervento chirurgico di routine, che viene effettuato in anestesia generale e adottando piccoli accorgimenti per il controllo del dolore, per cui l’animale ha un totale recupero in breve tempo.
Nelle Femmine si può procedere con la sola ovariectomia, ossia l’asportazione chirurgica solo delle ovaie, ma da alcuni anni si consiglia la ovarioisterectomia, cioè l’asportazione chirurgica delle ovaie e dell’utero
Nei Maschi si procede con l’orchiectomia, cioè l’asportazione chirurgica dei testicoli.
In entrambi i casi di maschi e femmine, il risultato che si ottiene, oltre alla lotta al randagismo, è la prevenzione di neoplasie e altre malattie dell’apparato genitale (es. tumore mammario, tumore testicolare, prostatite, carcinoma alla prostata, endometrite, piometra, carcinoma ovarico, pseudo gravidanza, mastiti).
Molti proprietari sono convinti che sia assolutamente necessario far fare almeno una cucciolata al proprio esemplare. Nulla di più errato, molti veterinari, per i motivi suddetti consigliano di farlo prima possibile, nelle femmine addirittura anche prima del primo calore.
In ogni caso noi consigliamo di aspettare la maturità sessuale del cane quindi, nella femmina subito dopo il primo calore e nel maschio quando il fare la pipì con la zampa alzata è diventata un’abitudine.